L’ufficio non è solo un luogo di lavoro, poiché spesso, durante le vacanze natalizie o in occasione di compleanni e anniversari, vengono serviti senza riserva dei deliziosi vassoi colmi di leccornie a cui è impossibile rinunciare. Che siano pizzette, salatini o pasticcini non importa: nella maggior parte dei casi, nessuno si sente in colpa quando non rinuncia a questo tipo di tentazione.
Ma per quale motivo non riusciamo a dire di no al cibo che si condivide coi colleghi in ufficio?
È stato l’Huffington Post Usa a mettere in evidenza la questione, spesso sottovalutata e responsabile dei chili di troppo tra colleghi. Al centro dell’attenzione non c’è solamente il cibo che si condivide con i colleghi, ma anche l’ambiente in cui ci si trova, spesso contornato da luoghi di relax con sedie e poltrone piuttosto comode. Si parla di free foods, cibo gratis: Steve Terracciano, psicologo comportamentale del magazine americano, dichiara: “La nostra cultura non resiste dall’aggiudicarsi qualcosa senza dare nulla in cambio”.
Il cibo gratuito permette di socializzare con maggiore facilità, soprattutto nel caso in cui si è nuovi dell’ambiente. Nella maggior parte dei casi, chi lavora in ufficio resta dietro lo schermo di un computer e non conversa con le altre persone.
condividere cibo aiuta a creare legami
Chloe Carmichael, psicologa clinica di New York, ha dichiarato: “Condividere il pane è un segno di fiducia. Condividere un pasto aiuta le persone a creare vincoli e legami. Facilita la comunicazione, la confidenza e l’esperienza condivisa”. Per questo motivo è spesso difficile dire NO al cibo in ufficio, soprattutto quando ci viene offerto da altri. “Proviamo inconsapevolmente un senso di impegno quando riceviamo qualcosa. Quando un datore di lavoro è generoso e disponibile, i suoi dipendenti saranno altrettanto”, conclude la psicologa.