Grazie ad uno studio della Queen’s University di Belfast è stato possibile dimostrare come il riso contenga un piccola percentuale di arsenico, incrementando il rischio di tumore. Per questo motivo dovrebbe essere cotto con molta attenzione, considerato il fatto che è uno degli alimenti preferiti dagli italiani per via delle sue proprietà e della sua leggerezza.
tutto dipende da come viene coltivato il riso
Il riso, rispetto ad altri cereali, viene coltivato in acqua, senza ossigeno: di conseguenza, in base all’ambiente in cui si trova, potrebbe assorbire grandi quantità di arsenico. Per risolvere il problema, bisognerebbe cucinarlo in una caffettiera a filtro: solo così potremmo ridurre i rischi di contrarre un tumore ai polmoni. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PlosOne e Andy Meharg, docente, ha dichiarato:
“Si tratta di una soluzione semplicissima, un passo avanti significativo, che offre una risposta immediata a questo problema e diminuisce il livello di arsenico presente nel riso. Nella nostra ricerca, per trovare un rimedio, abbiamo subito pensato al metodo di cottura, constatando che il riso sottoposto ad una cottura con un flusso costante, perde gran parte dell’arsenico inorganico che contiene al suo interno. L’esposizione cronica all’arsenico inorganico può causare una serie di problemi di salute, tra cui problemi di sviluppo, malattie cardiache, diabete e danni al sistema nervoso”.